Con le sue ruote dentate
lacera il tempo passato e vano
cosi da stracciar l’inverno e l’estate
non posso penar che vada più piano
Il suo ticchettar s’avvicina al tramonto
uguale per l’uomo incontro alla sorte
dei battiti ormai non tengo più conto
neanche se lui li batte più forte
Quando l’orologio suona ogni ora
aggiunge una riga alle rughe che porto
il tempo si sente ti cresce e ti colora
fintanto che vecchio distratto s’è assorto
non sperare sia il tempo,
colui che è morto.
ENIGMA DEL POETA
Come camminare
sul campo arando
e seminare
con parole mutando,
va lo scrittore,
distratto dal tempo che,
il mietitore,
vuol che nasca qualcosa di se.
Quando poi
dal campo si raccoglie,
voci di vita,
le ascolteremo noi,
le parole,
perle di grano,
nascoste tra le viole.
QUANDO SAPRÒ AMARTI
Quando saprò amarti
non mi perderò tra le spighe di grano,
anche se avvolgono d’oro, il campo al tramonto. Non vorrò cercare la brezza leggera
nel calore d’estate,
neanche campane di festa o musiche dolci
che radono il cuore.
Se saprò amarti sarai come una chiesa,
la casa del Santo che parla con Dio
e si prostra, affannato,
nel tormento dell’amore e di quel beato silenzio.
Quando saprò amarti
sarà un’attesa che passi la notte con l’alba vicina e, mentre mi apparirai,sarà proprio me che cercavi.
Alzheimer
E ora dimmi pescatore:
“Quanti pesci puoi pescare,
ogni giorno a navigare
tra le onde del mio mare”?
“Io non vengo per pescare,
ma sono qui per prosciugare
tutte quante le parole
che riempiono il tuo mare.
Debbo farti addormentare
e far sparire il tuo dolore,
quando, infine, a navigare,
non potrai vedermi più”.
Tremori
questa improvvisa voglia di tremare
Sovrasta il tormento dell’inquieto vagare,
no, non sono vuoto,
distinguo i colori e posso pensare.
Si addensa la nebbia sui miei ricordi
e non riconosco il mattino,
ma riconosco i miei figli dai loro occhi,
che li distrae la vita.
Non sono io,
è la terra che trema
come quando, con la bocca socchiusa
e nel silenzio di un bacio,
tutto tremava.
Perseguitato da questo brivido,
e da questo mio sforzo
mentre, trattengo la vita.
Biografia
Nato il 4 ottobre 1960
Mi diletto a scrivere pensieri che, soprattutto di notte, mi sollecitano e mi portano ad esprimere le mie emozioni. Sicuramente non sono un granché, ma in certi momenti rileggerli mi ha dato la sensazione di poter aver sintetizzato i più complessi attimi di esistenza. Interagisco con la scrittura, senza il presupposto di sentirmi scrittore ed interagisco con la vita attraverso, anche, alcuni tentativi di deSCRIVERLA
Nessun commento:
Posta un commento