DAL SEGNO AL SOGNO.
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Rita Rucco |
Dal segno al sogno
nella fitta boscaglia
a contare piaghe più fresche
a cercare un frammento di blu
a rincorrere nuvole lievi
Dalla terra al cielo
una linea ascendente
più carica
ad oggi
di ostacoli
gradini incrinati
mani ricolme di attese
mentre i piedi
arrancano
perdendo la presa
di pioli più incerti
Stolta è la vita
come te
che la cerchi e
non la attendi
Fermati ora
Che ti attraversi e
ti nutra
nella quiete
del tuo silenzio
LE DONNE DI QUI
Le donne di qui
al vento sinuose movenze
frastuono di foglie argentate
teste scomposte di ulivi remoti
Le donne di qui
languore nascosto nei corpi
ma non sulle morbide labbra
vermiglie
Le donne di qui
fragranze più nuove e più antiche
trattengono il tempo
tra il prima ed il poi
Le donne di qui
radici intricate di sotto
a saldare la terra
in un unico pugno serrato
Le donne di qui
tra il vermiglio ed il nero
generose-fluttuanti
attraversano il tempo
Ammaliando
“ Intender non lo può chi non lo prova”
questo macigno nero sulla gola
questo soffocamento che ti prende
e ostacola la via del tuo respiro
“ Intender non lo può chi non lo prova”
questo alitare stanco della vita
che suggerisce angustie e mai ristori
e atterra ogni pensiero aperto al volo
“ Intender non lo può chi non lo prova”
il peso lordo dei rami sulle tempie
che occultano le gioie appena nate
Poi un angolo di luce inaspettato
un respiro più libero ti chiama
ad aspirare a nuove primavere
ad un tepore lieve che ristora
e che accompagna dolce il tuo ansimare
“ Intender non lo può chi non lo prova”
questo passaggio verso cieli nuovi
che tingono di rosa il tuo restare
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