Simone Elia
Riposo eterno
Quando la palla di fuoco muore
il pennello
si sposta sul nero
la libido fuoriesce
le faine dissanguano
le galline
i vampiri
trovano luce
gli agnelli
trovano il riposo eterno
Siamo soli
Siamo soli
la notte
nelle nostre
caverne di vetro
siamo soli
nelle nostre
coperte
che ci asciugano
le lacrime e
ci rassicurano
la mente
siamo soli
quando osserviamo
il fiume
da solo
ripercorrere
la sua morte
siamo soli
immersi
nei giocattoli usciti
dalla catena di montaggio
che muoiono
glorificando una pietra
gialla
siamo soli
rinchiusi nelle
sfere di cristallo
aspettando i fiocchi di neve
che ci ghiacciano il cuore
siamo soli
quando fissiamo
il tramonto
e ne percepiamo
la morte della palla di fuoco
siamo eternamente soli
quando il non detto
ha paura di uscire
e le lacrime
vengono scambiate
con il sorriso
Datemi solo un po’ di lacrime
Datemi solo un po' di lacrime
le ho finite
se le sono
assorbite
i cuscini ingordi
datemi solo un po' di lacrime
per i pargoletti che urlano
di non voler nascere
in un mondo nero
datemi solo un po' di lacrime
per le mille coltellate
assorbite
per gli alberi abbattuti
quando stavano
per maturare i fiori
per le rose che osservano
i pavoni e leggono
la cronaca nera
datemi solo un po' di lacrime
adesso
ne ho bisogno
quando guardo il cielo
e non vedo forme brillanti
ma solo un enorme
vuoto nero
quando capisco
di avere occhi marroni
che fissano l’ombra e
osservano l’abisso
nella riva dell’oceano
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