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Massimo Vito Avantaggiato |
SII L’ACQUA - (Al leggendario Maestro di arti marziali Bruce Lee)
Sii L'acqua
e come lei,
possa tu scivolare,
schivare,
erodere,
gocciolare,
e poi grondare.
Sii l’acqua,
che solida,
ricopre le superfici
e che, liquida,
abita i letti dei fiumi.
Sii l’acqua ghiacciata,
e come gallio
bismuto e antimonio,
possa tu accrescerti!
Sii rugosa come il vetro
e possa tu cambiare la tua anima,
fino a corrugarla.
Possa tu esondare,
rompere argini,
e, sul tuo inesorabile
e rabbioso cammino,
trascinare via ciò che trovi,
senza mai fluire.
Perché tu puoi ciò che vuoi.
RITRATTO DI CITTA’
In uno scambio persistente
vie di ferro si piegano e
soccombono al presente.
Vedo movimenti
talvolta lontani,
lontani dal perpetuo
pendolante
altalenar del sole.
Mentre l’astro si erge
severo e luminoso,
le acque de’ rivi
si spogliano, riscaldano
e riposano.
Profumi
si affastellano nell’aere,
come grovigli di metalli.
Ma è ormai il vespro,
le assemblee di destini si sciolgono,
le anime escono,
brulicanti, dai metrò,
abbandonando intervie
che si fanno sterminate
per divenire poi,
in lontananza,
chiuse e asserragliate.
Sono ora distratto
da un naccherare avanzante,
da un ticchettio progressivo
come di obliteratrici
che sostituisce, meccanico,
il veglio zirlar di grilli.
TRASALE
Riconosco il sibilo del treno
che viaggia steso
nell’aere sovrastante.
Odo
i sobbalzi dei convogli sulle
sinuose e ferrose intervie
schiacciate dal peso greve
delle velocità.
Ogni meriggio,
avverto, improvvisi,
i gravi battiti del cuore
che si accavallano coi penosi
trasalimenti dei tracciati.
Percepisco movimenti
subitanei
e poi voci,
che, prima distinte,
si fanno vieppiù
distanti,
come in un sogno.
Rivedo i tempi delle andate,
dei ritorni,
e, senza afferrarli,
quelli degli inconcepibili,
odiosi,
addii.
Grazie per la pubblicazione!!
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