martedì 17 settembre 2024

I gatti lo sapranno (Cesare Pavese)


Ancora cadrà la pioggia

sui tuoi dolci selciati,
una pioggia leggera
come un alito o un passo.
Ancora la brezza e l’alba
fioriranno leggere
come sotto il tuo passo,
quando tu rientrerai.
Tra fiori e davanzali
i gatti lo sapranno.
Ci saranno altri giorni,
ci saranno altre voci.
Sorriderai da sola.
I gatti lo sapranno.
Udrai parole antiche,
parole stanche e vane
come i costumi smessi
delle feste di ieri.
Farai gesti anche tu.
Risponderai parole −
viso di primavera,
farai gesti anche tu.
I gatti lo sapranno,
viso di primavera;
e la pioggia leggera,
l’alba color giacinto,
che dilaniano il cuore
di chi piú non ti spera,
sono il triste sorriso
che sorridi da sola.
Ci saranno altri giorni,
altre voci e risvegli.
Soffriremo nell’alba,
viso di primavera.

Pioggia (Charles Bukowski)

 Pioggia

(Charles Bukowski)

Un’orchestra sinfonica.
Scoppia un temporale,
stanno suonando un’ouverture di Wagner
la gente lascia i posti sotto gli alberi
e si precipita nel padiglione
le donne ridendo, gli uomini ostentatamente calmi,
sigarette bagnate che si buttano via,
Wagner continua a suonare, e poi sono tutti
al coperto. Vengono persino gli uccelli dagli alberi
ed entrano nel padiglione e poi c’è la Rapsodia
Ungherese n. 2 di Lizst, e piove ancora, ma guarda,
un uomo seduto sotto la pioggia
in ascolto. Il pubblico lo nota. Si voltano
a guardare. L’orchestra bada agli affari
suoi. L’uomo siede nella notte nella pioggia,
in ascolto. Deve avere qualcosa che non va,
no?
È venuto a sentire
la musica.


 

martedì 11 giugno 2024

giovedì 16 settembre 2021

Anna Forte

ANIMO
Vento.
Pensieri vanno.
Lontano.
Cammino
dove non arrivano.
Passi.
Pensieri nel vento.
Passi lontano.
Portento.
Animo umano.
                  
                                                 AF

ESISTERE LIBERO
Se fossi.
Esistere libero.
Perdermi.
Aria.
Trovarmi.
Libertà.
Esistere libero.
Pura umanità.
                             AF
MAI VINTA
Piena vita.
Nessuno sconto
per chi ti guarda in faccia.
Affacciata alla finestra,
ti ho vista arrivare,
nube scura,
sole appannato.
Ho combattuto.
Animale in gabbia.
Anima abbattuta.
Vita sofferta,
non mi hai risparmiata.
Nel pianto, guardata.
Dalle lacrime rinata.
Mi guardi.
Mai vinta.
                               AF

NOTA BIOGRAFICA



Anna Forte, nata nel 1978, cresciuta a San Mauro La Bruca (Sa), piccolo paesino affacciato sul golfo di Capo Palinuro. Laureata in Lettere Moderne nel 2005 col massimo dei voti alla Federico II di Napoli, entra in convento per seguire il percorso vocazionale. Nel 2012 riprende lo stato laicale.  Ad oggi, disabile per aver contratto l’artrite psoriasica, la scrittura, passione maturata sin dai banchi di scuola, è il canale di comunicazione privilegiato della propria vita.

Nel luglio 2021 viene pubblicato dalla casa editrice Edizioni Progetto Cultura di Roma, il suo primo libro Il camaleonte bip(olare), romanzo-testimonianza sul suo percorso di accettazione del disturbo bipolare, di cui è affetta, arricchito da uno spaccato, forte e coinvolgente, sulle difficoltà della sua vita personale e familiare.



Anna Forte





venerdì 10 settembre 2021

Nuovo bellissimo premio

 






















« Il bambino porta i nomi di Joannes Chrysostomus, Wolfgang, Gottlieb. » Dei sette figli di Leopold e Anna Maria, Wolfgang a parte, l'unica non morta durante l'infanzia era la sorella maggiore Maria Anna , detta Nannerl o Nannette. Familiarmente, il piccolo Mozart era noto coi nomignoli di Wolferl o Wofer.

La famiglia Mozart

Leopold definiva suo figlio come "il miracolo che Dio ha fatto nascere a Salisburgo" ed è ragionevole ritenere che il grandissimo talento mostrato dal piccolo Wolfgang abbia motivato nel padre una responsabilità molto grande, oltre quella di un semplice genitore o insegnante. Contrariamente a quanto riportato da alcuni, tra cui la figlia Nannerl, Leopold continuò a svolgere con cura i suoi servizi a corte, ma dedicò grandissima energia, molto tempo e denaro nell'educazione musicale dei figli, anche con diversi viaggi in Europa che, oltre a segnarlo fisicamente, hanno probabilmente arrestato l'avanzamento della sua carriera professionale a corte. Verso la metà del 1763, egli ottenne il permesso di assentarsi dal suo posto di vice Kapellmeister presso la corte del principe arcivescovo di Salisburgo. Itinerario del viaggio in Europa, 1763-1766. 

Le linee nere mostrano il viaggio di andata verso Londra, 1763-1764, quelle rosse indicano il viaggio di ritorno verso Salisburgo, 1765-1766. Tutta la famiglia intraprese così un lungo viaggio nel continente, che durò più di tre anni. 

Il piccolo Mozart in una tournée a Verona

Mozart suonò nella maggior parte di queste città, da solo o con la sorella, o presso una corte, o in pubblico, o in una chiesa. Le lettere che Leopold scrisse agli amici di Salisburgo raccontano l'universale ammirazione riscossa dai prodigi di suo figlio. A Parigi incontrarono molti compositori tedeschi e qui furono pubblicate le prime composizioni di Mozart . Maggiori speranze furono riposte nella prospettiva di vedere rappresentata nel teatro di corte un'opera buffa italiana, La finta semplice , che tuttavia vennero deluse, con grande indignazione di Leopold. 

Una grande messa solenne fu invece eseguita alla presenza della corte imperiale in occasione della consacrazione della chiesa dell'Orfanotrofio. La finta semplice venne rappresentata l'anno seguente, 1769, nel palazzo dell'arcivescovo a Salisburgo. Nel mese di ottobre, Mozart fu nominato Konzertmeister senza stipendio presso la corte salisburghese. Appena tredicenne, Mozart aveva acquisito una notevole familiarità con il linguaggio musicale del suo tempo. 

Le prime sonate di Parigi e Londra, i cui autografi includono l'ausilio della mano di Leopold, mostrano un piacere ancora infantile nel modellare le note e la tessitura musicale. Le sinfonie di Londra e de L'Aia attestano la rapida e originale acquisizione da parte di Mozart della musica che aveva incontrato. Analoghe dimostrazioni provengono dalle sinfonie composte a Vienna , caratterizzate da una tessitura più ricca e da uno sviluppo più approfondito. 

mercoledì 1 settembre 2021

giovedì 19 agosto 2021

Maurizio Cattelan

Primogenito di tre figli, Cattelan figlio di Paolo Cattelan, tecnico radiologo, e Pierina Brillo, infermiera. Smontando e rimontando vecchi apparecchi radio e televisori,Cattelan acquisisce dimestichezza nell'assemblare, tagliare e saldare metalli. La prima galleria ad accettare le sue proposte è la Neon di Bologna. L'esordio espositivo è nel 1991, alla Galleria d'arte moderna di Bologna, dove presenta Stadium, un lunghissimo tavolo da calcio balilla con ai due lati due schiere di giocatori, in cui i bianchi erano le riserve del Cesena e i neri degli operai senegalesi che lavoravano in Veneto. 

Talvolta vengono utilizzate anche opere non da lui stesso realizzate, articoli per giornali e riviste. Con Paola Manfrin e Dominique Gonzalez-Foerster pubblica la rivista Permanent Food e, con Massimiliano Gioni e Ali Subotnick la rivista d'arte Charley.Collabora saltuariamente con la rivista d'arte contemporanea Flash Art. Cattelan vive e lavora tra Milano e New York. 

L’artista Maurizio Cattelan sostiene che in questi anni si è dedicato alla ricerca delle mille vite che può avere un’immagine, lavorando su idee per oggetti di arredo in collaborazione con Seletti . 

Maurizio Cattelan in Piazza della Borsa a Milano nel 2012. Sullo sfondo è visibile l'opera L.O.V.E.

Pieter Paul Rubens

Nel maggio del 1600 partì per l'Italia dove rimase per i successivi otto anni, facendo tappa prima a Venezia dove studiò Tiziano, Veronese e Tintoretto, poi, entrato in contatto con Vincenzo I Gonzaga duca di Mantova, il giovane pittore accettò l'incarico di pittore di corte, conservando tale carica fino alla fine del suo soggiorno italiano e arricchendo così ulteriormente la sua cultura figurativa con lo studio delle opere della ricca collezione ducale e la realizzazione di copie di diversi dipinti famosi. Nel 1601 venne inviato dal duca a Roma per copiare alcuni quadri. Nel 1603 fu in missione per il duca di Mantova presso il re di Spagna. Raggiunto a Roma il fratello Philipp,ricevette la commissione per la decorazione dell'abside di Santa Maria in Vallicella,opera ora al Museo di Grenoble che, terminata alla fine del 1607, riunisce in un unico dipinto la Madonna e cinque santi. 

Autoritratto (1623)

mercoledì 21 luglio 2021

Bruno Gentile

Bruno Gentile

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Pensiero

Chi ha le ali per volare in cielo, non deve camminare sulla terra!
Anna Maria Gentile

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